Contesto
La Commissione Europea ha appena adottato una proposta di regolamento per aumentare la trasparenza nel settore della locazione di alloggi a breve termine e aiutare le autorità pubbliche a garantire uno sviluppo equilibrato di tale attività nell’ambito della sostenibilità del settore turistico.
La locazione a breve termine è in rapida crescita nell’UE, in gran parte grazie all’impulso impresso dall’economia delle piattaforme. Rappresentano circa un quarto di tutta la capacità ricettiva dell’UE e il loro numero è in significativo aumento in tutta l’UE.
La proposta di regolamento relativo alla raccolta e alla condivisione dei dati riguardanti i servizi di locazione di alloggi a breve termine costituisce un’azione chiave del “Percorso di transizione per il turismo”, pubblicato nel febbraio 2022. La proposta è stata annunciata nella strategia della Commissione per le PMI del marzo 2020 al fine di promuovere lo sviluppo equilibrato e responsabile dell’economia collaborativa in tutto il mercato unico, nel pieno rispetto degli interessi pubblici.

Nuovi requisiti
Il nuovo quadro propone:
• una volta introdotto dalle autorità nazionali, armonizzerà i requisiti in materia di registrazione per i locatori e le loro unità immobiliari locative a breve termine. Nella fase finale della registrazione, i locatori dovrebbero ricevere un numero di registrazione unico;
• chiarirà le norme volte a garantire che i numeri di registrazione siano esposti e controllati;
• razionalizzerà la condivisione dei dati tra le piattaforme online e le autorità pubbliche: le piattaforme online dovranno condividere con le autorità pubbliche i dati relativi al numero dei pernottamenti in locazione e dei locatari una volta al mese, in modo automatizzato:
• consentirà il riutilizzo dei dati, in forma aggregata: i dati generati in base alla proposta, in forma aggregata, saranno utilizzati per le statistiche sul turismo prodotte da Eurostat e confluiranno nel futuro spazio europeo di dati per il turismo;
• istituirà un efficace quadro di attuazione.
Prossime tappe
La proposta della Commissione sarà discussa in vista dell’adozione da parte del Parlamento europeo e del Consiglio. Dopo l’adozione e l’entrata in vigore, gli Stati membri disporranno di un periodo di due anni al fine di istituire i meccanismi necessari per lo scambio di dati.